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PUBBLICAZIONI
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L'AUTORE: Riccardo
Cappello
Avvocato, ha ricoperto vari ruoli a
livello universitario, tra i quali docente di Istituzioni di Diritto Pubblico alla Luiss e di Diritto comunitario all'Università della
Calabria.
Ha tenuto numerosi seminari su concorrenza, mercato e professione legale
presso il Centro Estero della Camera di Commercio del Lazio, SIOI, ISEP,
Scuola di Liberalismo.
Ha fondato e presiede l'Associazione Giuristi e
Consulenti Legali (AGICONSUL) aderente a Confindustira Servizi
Innovativi e Tecnologici. Collabora con numerosi quotidiani nazionali e
locali. Una raccolta di suoi scritti tratti da riviste specializzate e
stata pubblicata da ScriptaWeb con il titolo La fatica di essere
globali. La sua ultima opera pubblicata è Il Cappio edita da
Rubbettino.
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IL
CAPPIO. Perché gli ordini professionali soffocano l'economia italiana
Gli
Ordini professionali sono una delle tante caste che convivono in Italia
strozzando l'economia, ostacolando la nascita di un vero mercato,
obbedendo alla logica della autoconservazione. Si tratta di strutture
che nessun Governo di centro, di sinistra o di destra ha l'interesse
o la forza di mettere in discussione.
Queste corporazioni sono gabbie,
oltre che inutili, dannose per l'economia e per gli stessi
professionisti che dovrebbero, per primi, pretenderne la demolizione per
evitare che il mercato, le esigenze inevitabili dettate dalle regole
europee distruggano inesorabilmente, prima o poi, quel che resta di un
sistema incapace di misurarsi con i processi della globalizzazione.
Delle camicie di forza dunque, dannose per i giovani, per la bilancia
dei pagamenti, per la competività delle imprese e per i cittadini,
metafora delle strutturali inefficienze del Paese.
Durante
il programma "Economia in pagine" di Radio 24, il
giornalista Gianfranco Fabi intervista l'avvocato Riccardo Cappello a
proposito del suo nuovo libro “Il
cappio. Perché gli ordini professionali soffocano l'economia
italiana” edito da Rubbettino.
Ascolta l'intervista
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LA
FATICA DI ESSERE GLOBALI
Con
l'avvento della cosiddetta società dei consumi è stato stravolto tutto
l'insieme degli elementi che, nella complessità dei loro rapporti,
costituivano la cornice, l'ambito e le condizioni di vita dell'uomo:
cioè l'ambiente, complesso unitario il cui degrado è direttamente
collegato allo sviluppo economico e sociale dominante.
Si è costruito così un assetto sociale in cui l'uomo è stato
strumentalizzato, disancorato dai valori dello spirito e portato a
valorizzare esclusivamente la sua individualità piuttosto che la sua
posizione di membro della collettività.
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Cappello
& Associati - Piazza Barberini
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